Oggi siamo in compagnia di Marco Carmine Foti, senior manager nella BU “Trasporti e Logistica”, responsabile per i progetti inerenti i sistemi di trasporto e della logistica di T BRIDGE.

T Bridge, azienda del gruppo BV TECH, è protagonista di un progetto di assistenza specialistica alla Regione Siciliana per la verifica contabile dei contratti di servizio pubblico di collegamento marittimo con le isole minori, per la gestione e vigilanza economico finanziaria della convenzione statale e per lo svolgimento delle attività connesse agli adempimenti previsti dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti n. 22/2019 in tema di collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori.

Marco Carmine Foti, senior manager nella BU “Trasporti e Logistica”, responsabile per i progetti inerenti i sistemi di trasporto e della logistica.

Questo importante progetto ha portato alla nascita del primo caso nazionale di rete integrata dei servizi pubblici di collegamento marittimo che ottimizza ed ingloba i servizi nazionali (cd essenziali) e regionali (cd integrativi) di collegamento tra l’isola madre e le isole minori (Arcipelaghi delle Eolie, Egadi e Pelagie, isole di Ustica e Pantelleria), raggiungendo l’obiettivo di ottimizzazione e maggiore efficienza del settore della mobilità all’interno del territorio siciliano.

T Bridge ha preso parte ad un progetto che rivoluzionerà una delle più importanti regioni dell’Italia insulare. Quali sono state le esigenze territoriali che hanno portato alla nascita di questa iniziativa? Con chi ha dovuto interagire e mediare T Bridge per la sua realizzazione?

Nel corso degli anni la dualità di gestione statale/regionale dei servizi di trasporto marittimi con le isole minori ha sedimentato collegamenti poco coordinati, presenza di percorsi arzigogolati e difficilmente leggibili dall’utenza. Per questo motivo l’Amministrazione Regionale Siciliana ha voluto intraprendere, nell’ultimo biennio, una intensa attività di revisione e riprogrammazione di tutti i servizi di trasporto pubblico marittimo che interessano le proprie isole minori, finalizzati al rispetto delle prescrizioni contenute nel Reg. (CEE) 3577/1992, della Comunicazione della Commissione COM (2014)232 final e dell’atto regolatorio adottato dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti con la recente Delibera n. 22/2019. 

Le modalità di lavoro del progetto hanno visto sin dall’inizio T Bridge impegnata in un percorso condiviso tra Regione Siciliana e stakeholders locali finalizzato a raggiungere anche obiettivi di efficientamento per tutto il sistema (amministrazione regionale – statale – territorio – operatori) del trasporto marittimo, che ha visto partecipe anche la Direzione Generale del Trasporto Marittimo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Percorso che si è svolto con l’organizzazione di molteplici incontri di consultazione pubblica con le associazioni di categoria, associazione di utenti, Enti locali ed operatori del settore turistico ed alberghiero e della navigazione.

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T Bridge con questo progetto è riuscita ad ottimizzare il servizio nazionale e regionale dei trasporti marittimi con la creazione del primo caso in Italia di Rete integrata dei servizi pubblici di trasporto marittimo con le isole minori che ottimizza ed ingloba insieme i servizi nazionali. In cosa consiste, e quali risultati e vantaggi comporta questo importante traguardo per il territorio siciliano?

La rete integrata dei servizi di trasporto marittimi è stata concepita sulla base di specifiche assumption. Occorre tenere in considerazione che si partiva da una rete attuale complessiva (servizi nazionali e regionali) caratterizzata da più di 150 collegamenti diversi tra di loro per lunghezza, percorso, stagionalità e periodicità; quindi una rete di servizi molto articolata e variegata.

La nuova rete integrata dei servizi pubblici di collegamento è stata progettata e condivisa per:

  • garantire il diritto alla continuità territoriale delle popolazioni residenti nelle isole e le condizioni per lo sviluppo socio-economico dei propri territori;
  • assicurare il grado di «efficacia» dell’offerta dei servizi pubblici di trasporto marittimo, ossia il livello di soddisfacimento della domanda (passeggeri e merci) con riferimento sia a quella attualmente trasportata sia alle esigenze di mobilità complessive dei collegamenti con le isole minori;
  • efficientare e meglio organizzare la fruibilità dei servizi attuali;
  • potenziare i servizi nelle tratte oggi poco servite e con interessanti potenzialità di crescita;
  • individuare una nuova stagionalità (cd. “media”), comprendente i mesi di aprile, maggio e ottobre;
  • offrire la bidirezionalità giornaliera su alcuni servizi proposti, nelle diverse stagionalità e fasce orario, ove tecnicamente operabile; 
  • realizzare uno «strumento integrato e unico» per la descrizione, e le relative azioni di verifica e monitoraggio, dell’intera offerta marittima, in termini di migliaggio annuo per ambito, lotto, linea e collegamento.

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